Pallagrello Bianco - FederIIco 2022

Il FederIIco bianco 2022 è dedicato a Costanza di Altavilla madre di Federico II, che in quanto figlia di Ruggero II, il normanno, porta in dote a suo figlio il Regno di Sicilia ed in quanto moglie di Enrico VI, lo svevo, gli trasmette il titolo di Imperatore del Sacro Romano Impero.

DESCRIZIONE

All’occhio: colore giallo paglierino con riflessi verdolini, limpido e trasparente. Al naso: pulito, fine, fruttato con prevalente sentore di agrume appena maturo e gelsomino. Al palato: secco, di grande freschezza ed intensità. Ben bilanciato dal contenuto alcolico. Spiccata sapidità aromatizzata da richiami di agrumi leggermente persistenti. Si abbina con pietanze morbide o dalla tendenza dolce come formaggi freschi, carboidrati con salse in bianco e con pesce e carne bianca. Temperatura di servizio tra i 10 °C ed i 13 °C.

IL TERRITORIO

Le dolci pendenze esposte a sud ai piedi del Matese esaltano le caratteristiche dei Pallagrello sia nero che bianco. Il salto termico primaverile, la generosa insolazione, temperata dalla tiepida ventilazione di tutto l’anno, al riparo del massiccio, crea le condizioni ideali per la salubrità naturale della pianta. Suolo costituto da marne sedimentarie con tessitura franco-sabbiosa-argillosa ricca di potassio e calcio.

L’UVA

Pallagrello Bianco appartiene a quella ristretta famiglia di vitigni che sono presenti sia in bacca bianca che nera. E a differenza di altre varietà sono unicamente presenti in una singola zona che li ha selezionati e adattati al territorio. In passato i due vitigni erano denominati, Piedimonte Rosso e Piedimonte Bianco ed erano presenti nella famosa vigna del Ventaglio di San Leucio di Caserta, perché tra le dieci varietà più prestigiose del Regno delle Due Sicilie. In epoca più recente è stato a lungo confuso con il Coda di Volpe per evidenti ragioni morfologiche. Entrambi i vitigni sono presenti all’interno di alcune aree del territorio ad IGP delle Terre del Volturno.

LA VINIFICAZIONE

Il FederIIco Bianco è vinificato in purezza dal Pallagrello Bianco raccolto a mano in un’unica soluzione a fine settembre a piena maturazione tecnologica per ottenere un vino a minore concentrazione acida. Accurata selezione dei grappoli, deraspazione e pigiatura soffice nella giornata della raccolta con rese del 55%. Illimpidimento per decantazione naturale per 48h. Fermentazione alcolica lenta in vasche di acciaio a temperatura controllata di 14°C per circa 20 giorni. Fermentazione malolattica non svolta completamente. Maturazione: in acciaio per 7 mesi sulle proprie fecce fini regolarmene risospese con batonnage.

LA SEMIOTICA

Questo vino si chiama FederIIco perché i produttori sono un gruppo di scolari e professori dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che hanno per gioco iniziato a fare questo vino per gli amici. Il nome è evocativo di un personaggio che con cultura, ecclettismo e forza ha rappresentato una cultura laica ed aperta. Per cui richiama messaggi di convivialità e comunanza, però ha, nel contempo, un tono di familiarità e confidenza. Il segno che lo rappresenta nell'etichetta è il matrimonio di Federico con Yolande de Brienne. È uno dei moment

 

meglio rappresentati dell’iconografia federiciana. Ha un valore simbolico perché permette a Federico II di assumere il titolo di Re di Gerusalemme e di preparare l’unica Crociata senza spargimento di sangue della storia medioevale.

LA DEDICA

Il vino bianco FederIIco 2022 è dedicato a COSTANZA DI ALTAVILLA o meglio Constance de Hauteville, per sottolineare la sua origine Normanna. Anche se molti la chiamano Costanza di Sicilia, perché nata a Palermo (nel 1154). Cioè siciliana di nascita. O se si vuole italiana (secondo lo ius soli). Così come suo padre Ruggero II, anche lui nato in “Italia” a Mileto in Calabria. Qualunque sia la sua origine territoriale Costanza è soprattutto la madre di Federico II che, in quanto figlia di Ruggero II, il normanno, porta in dote a suo figlio il Regno di Sicilia ed in quanto moglie di Enrico VI, lo svevo, gli trasmette il titolo di Imperatore del Sacro Romano Impero. Questo concentrato di cariche reali ed imperiali è stato difeso fortemente da Costanza, che secondo il temperamento Normanno (ereditato a sua volta dalla loro origine vichinga), era pronta ad esercitare in prima persona sia i mandati “divini” che ereditava, ma ancora di più custodirli per passarli alla propria prole. Costanza aveva passato la prima parte della sua gioventù in convento. Poi, quando i successori al titolo reale morirono, si trovò ad essere portatrice del titolo ed Enrico VI, auspice il papato, riuscì a farle sciogliere i voti e a sposarla. Secondo altri la principessa non ha preso mai i voti ed era rimasta segregata nei palazzi reali. Quello che è certo che nel 1186, ultratrentenne, Costanza d’Altavilla sposa il diciannovenne Enrico VI di Svevia in una solenne e ben documentata cerimonia nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano. La differenza di età diventa ancora più rilevante quando Costanza genera Federico nel 1194. Ha quarant'anni, per alcuni detrattori dell’impero addirittura molti di più. Ciò alimenta il dubbio sulla capacità di procreazione della regina-imperatrice. Costanza per dimostrare al mondo della certezza della generazione mette in scena il suo parto. Si trova a Jesi, nelle Marche, in viaggio verso Palermo per raggiungere il marito che sta consolidando la sua posizione di Re di Sicilia, e decide di partorire pubblicamente. Fa montare una tenda nella piazza centrale di Jesi, invita le donne del posto, e sotto questa tenda il giorno di Santo Stefano genera Federico. Nessuno deve avere dubbi lo Stupor Mundi è nato e governerà il mondo come Re di Sicilia ed imperatore del Sacro Romano Impero. La rappresentazione, nella miniatura della “Cronica figurata” di Giovanni Villani, è anche riportata nel cammeo sul retro-etichetta del FederIIco 2022 come punto focale iconico di questa dedica. Fatto sta che la Regina ed Imperatrice è stata un concentrato di consapevolezza e costanza storica nel realizzare questo progetto di “veicolazione” reale ed imperiale, come dimostra anche il suo calvario nel subire le persecuzioni di Tancredi di Lecce, un figlio “illegittimo” del fratellastro Ruggero, che la fece imprigionare a Palermo, a Messina e nel Castel dell’Ovo a Napoli. I vini bianchi FederIIco sono dedicati alle donne di Federico II. Per il 2022 la dedica è rivolta a sua madre per celebrare e sottolineare il forte carattere normanno ed evidenziare la cultura italo-sicula di Federico II spesso oscurata dalla fama della sua discendenza sveva, prevalente per ragioni dinastiche.